Chi scrive questa lettera al suo dirigente per rinunciare ad un bonus premiale è Fabio Cuzzola, insegnante e scrittore del collettivo calabrese Lou Palanca. Il docente lavora in Calabria, ecco il testo pubblicato su facebook:
Gentile dirigente scolastico,
essendo venuto a conoscenza dal comitato di valutazione, che il mio nome è nella lista degli eventuali beneficiari del bonus per il merito, la prego di voler accogliere le mie richieste che mi appresto ad esporre in queste mie.
È stato un anno difficilissimo per tutti a causa l'entrata in vigore della legge 107 (la Buona Scuola, ndr), una riforma voluta fortemente dall'attuale governo per accentrare decisioni e poteri nelle mani dei dirigenti, per orientare sempre di più la scuola pubblica verso la privatizzazione, precarizzando i docenti in materia di cattedra e contratto.
Nella nostra realtà la scuola rappresenta l'ultima istituzione credibile, ne è testimonianza il successo delle molte esperienze messe in atto, come l'open day, la notte bianca dei licei classici o i viaggi d'istruzione, che hanno portato le famiglie di un territorio vasto e difficile come quello della piana di Gioia Tauro, ad accordarci fiducia raddoppiando gli iscritti e le sezioni del nostro liceo.
Non riconosco alcuna autorità, né dello stato, né del ministero, se non quella della mia coscienza che mi spinge ad essere trasparente, preparato e presente di fronte ragazzi che ho la fortuna di incontrare da vent'anni ogni giorno tra i banchi di scuola.
La prego di voler escludere il mio nome dall'elenco, perché non desidero ricevere alcun premio, incentivo, o bonus in denaro, che non sia quello che ricevo dalla gratificazione stessa di insegnare le discipline che più amo ed educare i giovani alla libertà, all'impegno per la pace e la giustizia sociale.
Avendo contrastato sin da subito, settembre 2014, questa riforma non sarebbe neanche coerente ora beneficiarne. Le stanze del potere dei dirigenti scolastici, che di fatto nel bene e nel male, segneranno le sorti delle singole scuole, sono già piene di docenti con il cappello in mano per incarichi e prebende e non voglio aggiungermi a questo gregge.
Del resto ammettiamolo pure fra i sui colleghi pochi sono quelli validi, una percentuale residuale e risibile, rispetto alla maggioranza. Presidicorrotti, ignoranti, massoni, sceriffi, spesso solo attenti alla burocrazia e non alle persone.
Per questo non posso e non voglio ricevere alcun bonus. Saluti di Pace
Prof. Fabio Cuzzola - Insegnate delle scuola pubblica
@nelpaeseit