Skip to content

Umbria, adeguamento delle tariffe delle strutture sanitarie e sociosanitarie: soddisfazione per l’accordo

Autore: Redazione
Condividi
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
WhatsApp
Telegram

Le realtà rappresentative degli enti gestori di strutture extraospedaliere socio-sanitarie operanti in Umbria: Legacoopsociali Umbria, Federsolidarietà – Confcooperative Umbria, ARIS Umbria – Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari e Acradu- Associazione Cristiana delle Residenze per Anziani e Disabili dell’Umbria, esprimono la propria soddisfazione per quanto all’unanimità deciso dai componenti la giunta regionale – presente nella sua interezza – nella seduta di ieri, 23 marzo 2022, adottando la Delibera n. 268, atto con il quale si è concretizzata una importante scelta politica attesa da anni che riconosce il valore dei servizi di welfare nella nostra regione e crea le condizioni per migliorarne la qualità e l’efficacia.

Con la Delibera suddetta, il cui testo è stato proposto dall’assessore Coletto e fortemente voluto dalla Presidente Tesei è stato approvato lo schema di accordo per l’adeguamento delle tariffe. Tale accordo giunge dopo una lunga fase di confronto intensificatosi negli ultimi giorni e durante il quale, ciascuna delle parti, ha con estrema chiarezza illustrato esigenze e peculiarietà del proprio servizio, ormai profondamente condizionato dal fatto che l’ammontare delle rette era fermo al 2005 per alcuni servizi e al 2009 per altre tipologie di strutture.

Forte è pertanto l’apprezzamento per aver infine ottenuto l’accoglimento, ancorché non totale, delle richieste per adeguare le rette all’incremento di costi che anno dopo anno aveva rischiato di rendere non più serenamente ed efficacemente proseguibile nella nostra regione il servizio a favore di migliaia di persone con problematiche socio sanitarie, tenendo anche conto delle pesanti implicazione – sia gestionali che economiche – che sono state originate dalla emergenza pandemica da SARS CoV-2.

La risposta fornita con l’adozione della delibera n. 268 che, come illustrato nel documento istruttorio, si prefigura quale “provvedimento ponte” che dà una prima risposta ai ritardi nell’adeguamento delle rette accumulati negli ultimi 13 anni malgrado le reiterate promesse. Ad avviso delle nostre organizzazioni, questo atto rappresenta un incoraggiante presupposto per il lavoro cui prima possibile dovrà mettersi mano in modo da concludere l’iter di definizione del nuovo regolamento per l’accreditamento istituzionale, strumento con il quale si intende garantire il costante miglioramento degli standard qualitativi dei servizi assicurati.

Quanto ottenuto rappresenta la conferma della opportunità ed incisività del lavoro di squadra, nel quale ciascuna realtà ha contribuito con le proprie caratteristiche valoriali per il raggiungimento del bene comune; è nostra radicata intenzione proseguire con tale modalità collegiale.