la campagna elettorale s’infiamma sul tema dell’immigrazione, un’analisi di Tuttoscuola realizzata su dati Istat in merito alla popolazione straniera residente nel nostro paese dipinge un quadro diverso da quello allarmante sventolato da alcuni candidati politici: i minorenni stranieri (da 0 a 17 anni) presenti in Italia stanno diminuendo.
In un solo anno, ovvero dal 2015 al 2016, non risulta più residente in Italia il 5 per cento dei minori rilevati: erano poco più di un milione nel 2015, mentre l’anno successivo sono circa 970 mila con un calo di oltre 51 mila unità. “Forse sarà per la crisi economica - spiega Tuttoscuola -, forse per effetto delle tensioni xenofobe. Fatto sta che, mentre si accende la polemica elettorale sugli stranieri clandestini che alcuni partiti intendono rispedire al Paese d’origine, sta emergendo tra gli stranieri regolari residenti in Italia una tendenza imprevista, destinata forse ad acuirsi”.
In realtà, il fenomeno emerso dai dati Istat era già evidente alcuni anni prima del 2015. Secondo le elaborazioni di Tuttoscuola, infatti, è nel 2013 che si raggiunge il numero massimo di minori residenti in Italia. “Nel 2013 gli stranieri residenti che avevano un anno di età erano 80.951 (l’annata più elevata di sempre) – spiega Tuttoscuola -, ma nel 2014 quel numero si era ridotto a 77.982 (quasi 3 mila non risiedevano più in Italia), per poi scendere a 74.775 nel 2015 e a 70.767 nel 2016 (rimanendo comunque l’annata più consistente per tutto il 2016).
Quell’annata da record in tre anni si è ridotta, dunque, di 10.184 unità con un decremento del 12,6 per cento, equivalente a un minore ogni 8 che se n’è andato (ovviamente con la propria famiglia) fuori dall’Italia”.
Altro dato che conferma il trend di abbandono del nostro paese sono le nascite. Nel 2011 gli stranieri nati nell’anno erano più di 66 mila, nel 2013 erano oltre 77mila, mentre negli anni successivi il numero delle nascite è diminuito tornando ai livelli del 2011 con più di 67 mila nascite nel 2016. Secondo l’analisi di Tuttoscuola, infine, sarebbero le regioni settentrionali quelle ad essere maggiormente interessate dal fenomeno. A guidare la classifica delle regioni con il maggior numero di minori usciti dall’Italia tra il 2015 e il 2016 è il Veneto, seguito dall’Emilia-Romagna e il Piemonte. In valori assoluti, tuttavia, è la Lombardia quella che ha perso il maggior numero di minori stranieri nell’intervallo temporale considerato, sono oltre 16 mila i minori non più residenti nella regione.
(Fonte: Redattore Sociale)